Il Candelabro Nel Buio [L'Angolo delle CreepyPasta], Volete ascoltare una storia?

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DarkPredator
view post Posted on 21/6/2013, 17:35 by: DarkPredator




The Slenderman



Mi dicono che sono troppo magro. Che faccio impressione. Che sono altissimo. Che sono un mostro. A volte penso di esserlo veramente un mostro. Una specie di scheletro altissimo e inquietante. Non ce la faccio più. Loro non sanno come ci si sente. Non lo sapranno mai. Per questo ho deciso di scappare. Di andare via da questa vita di insulti e di depressione. In un mondo pacifico. Nel mio posto preferito; il bosco. L'unico posto dove non sento le risate, le prese in giro, dove ci siamo solo io e la mia mente.


La vita nel bosco è calma e solitaria. Ma ormai, dopo quasi un mese o forse di più? Penso di non avere più una concezione precisa del tempo - inizio a sentirmi affamato. Penso di essere ancora più magro di prima. Mi dò un'occhiata al braccio; è pallidissimo. Quasi bianco. Non ho uno specchio, ma penso che la mia faccia sia scarna, scavata e pallida. all'improvviso sento un fruscio. Un animale selvatico? Il mio piccolo rifugio sarebbe in pericolo... Ma invece, una figura piccola e paffuta. Un bambino, di almeno otto anni. Mi guarda dritto negli occhi, e dice : - Ciao! Chi sei? Sei ridotto maluccio! -. Io lo guardo meglio; è biondo, ha dei grandi occhi castani e un sorriso smagliante. L'unico sorriso vero che io abbia mai visto, non come quelli falsi degli altri ragazzi. Con un filo di voce gli rispondo : - Non... non ricordo il mio nome. Lasciami solo. Sono un mostro. -. Lui ride,ed esclama: - Ma no! Sei solo un po'... sottile! Ecco... ti chiamerò così! Sottile... Slender! Devi avere fame! Vuoi un sandwich? -. Tira fuori dallo zainetto un piccolo panino al tonno triangolare e me lo porge. Io esito un secondo, poi lo prendo e inizio a mangiarlo. Dopo aver passato un mese sopravvivendo di frutti di bosco e bacche, il sandwich è il massimo. Il bambino, mentre finisco il panino, dice : - Io invece mi chiamo Jacky. A volte vengo qui, quando mamma e papà litigano. Loro pensano che io sia al parco. -. Ma come? Un bambino così piccolo da solo nel bosco? Lo ringrazio del panino, e lui mi sorride e corre via. Da quel giorno, ogni pomeriggio mi portava un panino. E in più, mi portò alcuni disegni molto strani... raffiguravano tutti me, circondato da alberi, oppure strani segni che non avevo mai visto. Il tutto durò per due settimane, fino a quel giorno...


Era una mattina nebbiosa,si vedeva pochissimo. Jacky arrivò anche quel giorno. Lo aspettavo lì, come ogni giorno. Quel giorno però, non aveva con sè lo zaino. Mi disse : - Ciao Slender! Oggi ho portato qualche pezzo della crostata di ieri sera e... ma dov'è il mio zaino?! Oh no deve essersi impigliato in qualche ramo... vado a cercarlo, arrivo subito! -. Feci per accompagnarlo, ma ero ancora debolissimo, e quindi lo aspettai lì. Dopo un po' di tempo non era ancora tornato, e decisi di andarlo a cercare. Improvvisamente, sento una strana puzza di bruciato; mi giro e con orrore vedo che la foresta sta crollando per un incendio. Iniziò a correre, ansimando per la stanchezza, e chiamando Jacky. Il fuoco mi brucia la pelle, ma sono troppo occupato a cercare il bambino. Ci tengo troppo. DEVE vivere. Continuo a chiamarlo, ma nessuno mi risponde. Le mie urla sono coperte dagli alberi che cadono e dal rumore del fuoco. Tutto va a fuoco, me compreso. La mia faccia, tutto il mio corpo, divorati dalle fiamme. E poi, tutto si spense. Caddi a terra, sfinito, e chiusi gli occhi.


Poi vidi qualcosa di luminoso. La Luna, in cielo, brillava come non mai. Mi rialzai a fatica e mi guardai intorno. La foresta era rasa al suolo, e i pochi alberi rimasti erano neri come il carbone. Dopo circa dieci minuti, riuscii a uscire dalla foresta, ed arrivai alla strada. Nulla. Nessuno. Solo io, illuminato dai lampioni. Mi guardai le braccia; erano tutte scarne, come al solito, ferite, ma sempre bianche come il latte. Lo stesso per il resto del corpo. Gli abiti erano ridotti a stracci bruciati. Vagai in cerca di un negozio, per cercare qualcosa per coprirmi. Faceva freddissimo. Poi notai una vetrina. Mi ci specchiai, ed ebbi un sussulto: la mia faccia non esisteva. Non avevo più una fisionomia. Uno scheletro bianco. senza occhi, naso, bocca o orecchie. Ma allora come facevo a sentire, a vedere, a respirare? Non credevo a ciò che vedevo... Ora ero sul serio un mostro. Dietro la vetrina scorsi degli abiti, così ruppi il vetro e mi intrufolai. scattò subito l'allarme, quindi presi la prima cosa che vidi. Un completo nero, ovvero uno smoking, una camicia e una cravatta rossa. Poi mi diressi verso la foresta, mi cambiai e iniziai a camminare. Cercherò ovunque per ritrovare Jacky. In tutte le foreste. Farò di tutto. Vagando per il bosco riuscii a rinvenire solo otto dei disegni di Jacky, e li appesi agli alberi come punto di riferimento, per non perdermi. Ora so che fare. Troverò Jacky, a costo di cercare e uccidere tutti coloro che mi troverò davanti...


... Perchè io sono un mostro ...



... uno Slender...



Quella che avete appena letto è una delle tante versioni della leggenda dello Slenderman, un uomo molto alto, dalle lunghe braccia, è caratterizzato da un viso bianco senza tratti facciali..


slenderman


L'immagine venne scattata ad un bambino il suo primo giorno di scuola dalla madre, una volta tornati a casa, la madre nota qualcosa di strano nell'immagine, una figura alta, viso bianco, lunghe braccia, in mezzo a un gruppo di bambini. La cosa più inquietante però è che tutti i bambini nell'immagine sparirono e non vennero più ritrovati..

La leggenda dello slenderman è piuttosto controversa, su youtube sono reperibili molti documentari fatti da appassionati dell'occulto che contengono informazioni, immagini, racconti, registrazioni, video. La versione più famosa parla di un uomo vittima di un incendio insieme alla moglie e al figlio, che dopo essersi risvegliato inizia a cercare il figlio rapendo ogni bambino (dai 6 ai 13 anni) sulla sua strada nella speranza di ritrovarlo. Quando lo vedi lui è lì, immobile, ti fissa. Usa delle protuberanze sulla schiena per ipnotizzare le sue vittime per poi comandarle o portarle via. Dove finiscano le sue vittime è tutt'ora ignoto, la ipotesi più conosciuta è quella di una dimensione parallela dove tortura e uccide le sue vittime; lo slender usa quella dimensione anche per spostarsi. Inoltre, se si parla di lui, si pensa a lui, si guardano immagini o video di lui, lo Slenderman riesce ad avvertirlo, inizia ad interessarsi a te, ti fissa. Ti guarda, ti segue ovunque tu vada, durante il giorno e durante la notte. E quando sarai solo lui sarà dove meno te l'aspetti, ti afferrerà e ti trascinerà via, dove nessuno potrà sentirti urlare..
 
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16 replies since 21/6/2013, 16:52   128 views
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