Code Game, Capitolo 6: Fuori dal sogno?

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Macagge
view post Posted on 4/7/2013, 06:22




Sdraiato nel suo letto, Macagge cercava di ricordarsi almeno di come fosse finito all'ospedale. Quale incidente gli avesse fatto perdere la memoria e dove l'avevano mandato. Ma più ci pensava, più sembrava che non esistesse alcun ricordo.
Preferì non pensarci e concentrarsi al presente. Faceva fatica a muoversi, ma si sforzò a guardare dalla finestra alla sua sinistra qualcosa che poteva aiutarlo ad orientarsi.
Cercò di alzarsi, ma il dolore era troppo grande e si sdraiò di nuovo. I muscoli erano proprio bloccati e se li sforzava in questo modo rischiava di non potersi più muoversi in futuro.
Rimase sdraiato e respirò affannosamente. Era ironico: era stato dormire per due anni, eppure era stanco.
Aprii gli occhi e cercò qualcosa per distrarsi. Vide un televisore appeso al muro. A fatica mosse la testa per cercare il telecomando, ma fu inutile: non c'era. Si accorse però che sul tavolino alla sua sinistra c'erano dei fiori. Erano dei tsubaki (delle camelie). Erano un po' deboli, ma si vedevano che erano recenti.
"Che me li abbia portati... qualcuno che conosco? Qualcuno che può dirmi cos'era successo? Un mio parente? Un amico?"
Guardò quei fiori: per quanto non emettessero alcun profumo, erano dei fiori bellissimi.
All'improvviso entrò una persona nella stanza. Era un'infermiera. Entro senza neanche bussare e stette a guardare il paziente per alcuni secondi. Per lo spavento, Macagge si era girato di colpo e gli era venuto un dolore al collo. Mentre il dolore passava, guardò l'infermiera: era piuttosto giovane, intorno ai 25 anni. Si vedeva subito che non era orientale: il colore della pelle, di un rosa chiaro, gli occhi azzurri, i capelli biondi e il seno piuttosto prosperoso facevano pensare ad un'europea.
L'infermiera si avvicinò. Guardo attentamente gli occhi. Macagge capì subito che era sorpresa, e poteva capirla: per quel che ne sapeva, poteva essere stata lei a prendersi cura di lui quando era stato in coma. Le sorrise.
L'infermiera ricambiò il sorriso e iniziò a controllare la flebo e i vari apparecchi. Mentre lo faceva non disse neanche una parole. Dopo pochi secondi fece per uscire, ma prima di farlo diede un'ultima occhiata al paziente. Poi uscii.
Macagge rimase sdraiato. Capì solo in quel momento quanto fosse stato sorprendente il suo risveglio. Bastava guardare quegli occhi per capire quanto fosse stata colpita da quell'evento.
Il ragazzo iniziò a ridere leggermente. Poteva chiedere all'infermiera dove fosse, chi gli avesse portato i fiori, se poteva guardare un po' la televisione, che gli era successo,... ed invece era rimasto incantato da quegli occhi e non era riuscito a dire nulla.
Rimase li, fermo, ad aspettare che succedesse qualcosa. Non aveva sonno, ma non poteva fare niente in quelle condizioni. Dopo mezz'ora rientrò il dottore a cui gli aveva raccontato la storia.
Prese la stessa sedia che aveva preso quando era venuto la prima volta e si sedette. Guardò Macagge per un po', in silenzio, poi prese il taccuino dove prendeva gli appunti e girò le varie pagine, finché non trovò quella che cercava, ed iniziò a parlare.
<<abbiamo analizzato il suo sogno, signor... -diede un'occhiata al taccuino- ...Macagge. Secondo noi, esso è una specie di riassunto di quello che gli è successo. In un certo senso, è come... se vedesse la realtà come un... sogno, e questo sogno è un ricordo modificato da questa sua modificazione della realtà. Prima di tutto il suo braccio...>>.
Il dottore indico il punto dove ci sarebbe dovuto essere il suo braccio sinistro.
<<lei ha sognato di avere una protesi meccanica, ma lei non presenta tracce di averne mai avuto>>.
Ci fu un secondo di silenzio, durante il quale Macagge abasso lo sguardo e ripensò al suo braccio sinistro.
<<basandoci su questo -continuò il dottore- abbiamo fatto una supposizione di quello che le è accaduto. Quando parla delle ragazze, probabilmente si riferisce a qualche sorella, o a qualche amica, che è scomparsa a causa sua, e ripensa a quello come se fosse stata colpa sua. Per quel che riguarda lo spirito dell'acqua, supponiamo che lei si sia messo ad aiutare una ragazza, e per questo abbia avuto un incidente (che lei ha identificato con le pietre che tremano e il dolore al collo). La caverna invece è la sua percezione del come. Come lei l'ha vissuto. La luce invece era la via di uscita, che lei è riuscito a raggiungere>>.
Macagge ascoltò senza parlare. Dentro di se pensava che fosse una cosa assurda, ma se lo diceva un dottore poteva anche essere vera.
Però c'erano due cose con cui non concordava: la prima e che lui non si sentiva in colpa perché non l'aveva salvata, ma era andato a salvarla per altruismo, e basta. La seconda e che lui non era entrato nella luce, perché esse si allontanava e si avvicinava a seconda dei suoi movimenti.
Ma non resistette a chiedere una cosa:
<<e riguardo all'altro me stesso?>>
<<ah, è vero. Pensiamo che lui sia suo padre, o qualcuno che sentiva vicino, ma allo stesso tempo scompariva e si allontanava. Qualcuno che gli provocava rabbia, ma che allo stesso tempo aiutava>>
Ci fu un lungo silenzio, che il dottore fece trascorrere per permettere a Macagge di comprendere quello che gli aveva detto, poi uscii e chiuse la porta.
 
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KuchikiRukia ~
view post Posted on 4/7/2013, 09:15




Intrigante. Macagge in bilico tra sogno e realtà. E infondo, è nostra la concezione di entrambi gli elementi, di entrambe i cosmi; cosa definire tale. Spesso sono il medesimo oggetto, spesso il sogno è reale ed è la proiezione del nostro io; in altri casi è una mera illusione. Quale conclusione definitiva si darà a questo sogno?
Attendo il seguito, Macagge-kun.
Inoltre, noto miglioramenti nella scorrevolezza del testo. Complimenti.
 
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-Kurosaki-Ichigo-
view post Posted on 4/7/2013, 09:32




Concordo con quanto detto da Rukia; la linea di demarcazione tra conscio ed inconscio, sogno è realtà è tanto sottile quanto potenzialmente inesistente, un dualismo perpetuo.
Ed ho qualche strano sospetto su quel dottore e quella telefonata del precedente capitolo .
Mi ha davvero allettato questo capitolo, Macagge-kun e come sempre sono curioso di ampliarne le vicende con il prossimo.
Ancora complimenti.
 
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2 replies since 4/7/2013, 06:22   12 views
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