Code Game, Capitolo 2: Cos'è successo?

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Macagge
view post Posted on 10/3/2013, 10:07




Alle mie spalle stava, vanamente nascosta dietro ad un albero, una ragazza dai capelli corti e neri. Il viso (in parte nascosto dal tronco dell'albero) era molto giovane, intorno ai 16 anni.
Appena mi giro, lei cerca di nascondersi dietro l'albero, ma anche così riesco a vedere, grazie alla luce del falò, il vestito che porta: una divisa completa alla marinara, o "Sailor Fuku".

sailor10
Quella divisa significava che era giapponese? Che riusciva a capirmi?
Rimasi così, fermo. Pensando a cosa dire. Cercando di trovare parole che non l'avessero spaventata, ma che l'avrebbero convinta che non ero una minaccia e a rispondere a quelle innumerevoli domande che avevano iniziato a correre e a spingere nella mia testa.
Mi sentivo come Ulisse, appena giunto nella terra dei Feaci. L'unica differenza e che li non c'era Atena ad aiutarmi.
Cosa fare? Cosa dire?
Il tempo scorreva velocemente. Ogni secondo che passava lei poteva decidere che era meglio scappare, che ero un pericolo.
Ad un tratto uscì dal suo nascondiglio e disse con voce tremolante:

<< I-i-i-i-i-io m-m-m-m-mi chiamo - - - - - ecco - - - - - - - No-No-Nonihachi Yu-Yu-Yu-Yu-Yuki.>>
Non seppi più cosa fare: aveva preso lei l'iniziativa di parlare, ed ora ero completamente spiazzato. Aveva parlato in giapponese: poteva capirmi e riuscivo a capirla.
Decisi di dirgli il mio nome (o quello che pensavo fosse il mio nome), ma quando stavo per aprire bocca, lei parlò per prima.

<< R-r-r-r-rigua- gua - guardo alla tua domanda, ne-ne-ne-neanche noi sappiamo come siamo arrivate qui. ごめ-ごめ-ごめ-ごめ-ごめんなさい(Mi-mi-mi-mi-mi dispiace>>
e si nascose di nuovo dietro l'albero.
Come non lo sapeva? Doveva saperlo.
<<in che senso non lo sai? Come sei arrivata qui? Non te lo ricordi neppure tu?>>
Solo dopo avergli urlato queste parole con ira realizzai cos'aveva detto: neanche noi sappiamo come siamo arrivate qui.
C'era un'altra persona con lei.
Purtroppo la ragazza, dopo la mia sfuriata, si era messa ad urlare e capii che, se fosse arrivata in quel momento l'altra persona, o se l'aveva sentita, mi ero giocato degli alleati.
Cercai di correggere l'errore.
<<non piangere, scusa. Non volevo spaventarti. E solo che, non ricordando...>>

<<che cosa non ricordi: come si trattano le ragazze?>>
La voce proveniva da dietro, e mentre il mio corpo si muoveva in un gesto automatico per scoprire la fonte di quel suono, la mia mente aveva già realizzato che mi ero giocato la loro alleanza.
Prima ancora che mi fossi girato completamente, mi aveva preso il braccio destro e me lo aveva girato dietro la schiena, in una presa di sottomissione.
Cercai di pensare ad un modo per evitare tutto ciò, per correggere quello stupido errore, ma la mia mente era concentrata a quel dolore alla mano e non riuscii nemmeno a capire quello che si stavano dicendo i due.
Ad un tratto non sentii più dolore, ne i suoni, ne il calore del fuoco.
Era tutto rosso.
C'erano fiamme dappertutto. Ogni cosa bruciava. Vedevo quelle fiamme divampare, ma non le sentivo. Non le avvertivo.
Poi le fiamme si sciolsero in un liquido rosso. In sangue.
Ovunque mi guardavo c'era sangue. Anche sulle mie mani.
Sentii una fitta alla testa, e sperai di morire, pur di togliermi quel dolore.
Poi tutto diventò buio.

Aprii gli occhi, e capii subito che era ormai giorno.
Cercai di muovermi, ma non ci riuscii.
"ovviamente mi avranno legato per terra, o su un albero".
Mi guardai intorno, ma non riuscii a capire dov'ero. vedevo gli alberi, ma non avvertivo la terra sotto i piedi, ne delle funi a legarmi.
Mi accorsi allora che ero dentro una specie di bolla trasparente, anche se un po' azzurrina, e che stavo galleggiando per aria.
<<ma che ca...>>
Stavo per imprecare (e forte, pure), quando mi accorsi che sotto di me c'era quella ragazzina della notte prima che stava dormendo. Teneva davanti a se un bastone lungo, in cima al quale c'era una specie di mezzaluna con una pietra luminosa al centro

scettro1np5
"Magia? E dove siamo, in un manga?"
Ormai era inutile cercare un'alleanza con loro. Avevo rovinato tutto, ed il fatto che mi avevano chiuso in quella bolla significava che vedevano in me un nemico.
"Almeno non mi hanno ucciso"
Cercai di alzarmi, ma scivolai e ricaddi sulla testa.
Non mi feci male, né rumore. Era soffice come un cuscino.
"Ma di che materiale è fatto?"
Mi girai con la testa in basso a osservare la bolla, e notai che la ragazza si stava svegliando.
Mi girai di 3/4 e finsi di dormire. Almeno avrei preso tempo.
Con la coda dell'occhio notai che si stava stiracchiando, e fece uno sbadiglio che ricordava un leone (per poco non scoppiai a ridere, però non resistetti ad una risatina sotto i baffi) poi si guardò intorno, e poi verso di me.
Chiusi gli occhi, ed aspettai.
Li riaprii, e vidi che era ancora la, ma che stava con la testa bassa mente con le mani si grattava la nuca e si teneva il mento, come se si fosse dimenticata di qualcosa e cercasse di ricordarla.
Ad un tratto alzò la testa, schiocco le dita della mano destra e con la sinistra si accinse a recitare un incantesimo.
Parlò a bassa voce, quindi non riuscii a sentire che dicesse. Sono sicuro di sapere, però, quale fosse il suo scopo, perché ad un tratto la bolla scoppio e caddi come un sasso (l'altezza non ve la so dire. So dirvi che fa MALE cadere come un sasso da quell'altezza).
Dopo aver "atterrato", urlai d'un dolore... ma un dolore... tale che (di nuovo) spaventai la ragazza che corse via.
Dolorante (mi ha fatto proprio male quel "salto") mi alzai e la cercai con lo sguardo.
Non trovandola mi sdraiai per terra e cercai di pensare cosa fare.
Ovviamente non avevo con me la mia spada e quello strano zaino che non s'apriva.
Mi alzai, ma non sapevo che fare.
Ero da solo nel nulla, e l'unica speranza di trovare delle risposte era appena corsa via.
<<ma come ho fatto ad essere così stupido? Avevo bisogno del loro aiuto, ed invece me li sono fatto nemici. Sono davvero uno stupido.>>

<<e te ne accorgi solo ora?>>
Alzai lo sguardo, e vidi di nuovo quella figura identica a me.
Abbassai lo sguardo e mi coprii gli occhi con la mano (destra): stavo proprio impazzendo.

<<perché non hai usato la spada? né i viveri? Perché hai cercato aiuto?>>
<<e cosa avrei potuto fare io, senza memoria, da solo?>>
<<combattere>>
Quella parola sembrò echeggiare nella mia testa come se fosse stata urlata in una grotta, e dopo che l'eco fu scomparso, ci fu solo un silenzio di tomba.
Volevo ribattere, ma aveva ragione: mi ero arreso a quel mio stato di debolezza ed ero andato avanti senza mangiare, senza prepararmi, con la sola speranza di poter provocare della compassione a qualcuno.

<<mi fai davvero pena: così triste da non riuscire a camminare, così stupido da non riuscire a parlare, e così debole da non riuscire a combattere>>
<<già, hai ragione>>
<<...e solo perché non volevi fare del mare a una ragazza. Patetico>>
Lo guardai basito:
<<scusa, ma ora di che stai parlando?>>

<<di ieri sera. Dello scontro con la ragazza>>
<<chi, la maga? Come ha detto di chiamarsi? Nonihachi?>>
<<macché. Quando hai mai combattuto contro di lei? Intendo quella dai capelli lunghi. Quella che ti ha preso dalle spalle>>
<<era una ragazza quella che mi ha preso alle spalle?>>
Cercai di ricordare cos'era successo, ma era tutto nero e rosso.
Intanto quell'altro scoppio a ridere.
Mi sentii offeso da quella risata, ma non ci pensai più di tanto. In quel momento, il mio unico pensiero era:
<< COSA E' SUCCESSO IERI SERA?>>
Glielo ripetei 2, 3 volte, ma solo alla quarta sembrò sentirmi e iniziò a calmarsi

<<davvero non - ah, ah, ah - non te lo ricordi?>>
<<no. Mi dici cos'è successo?>>
<<be, come dire: hai solo rinunciato a combattere e impedito a me di farlo al posto tuo>>
<<che cosa in--->> Fui franato da un urlo proveniente dalla boscaglia. Riconobbi subito la voce.
<<sembra che la maghetta sia in pericolo>>
Mi alzai e iniziai a correre verso la fonte dell'urlo
<<dove credi di andare?>>
Mi fermai
<<è tua nemica. Ti ha imprigionato in una bolla ed ha paura di te: è ovvio che ti vede come una minaccia. Perché vorresti andare ad aiutarla? Per rimediare a ieri? Per fartela amica? Saresti un pazzo. Lo sai che potrebbe essere una trappola!?>>
Mi girai e gli sorrisi con compassione:
<<forse hai ragione, ma se anche fosse, se non andassi non potrei più ritenermi un uomo>>
e ripresi a correre


Edited by Macagge - 18/8/2013, 08:41
 
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-Kurosaki-Ichigo-
view post Posted on 10/3/2013, 17:14




Mi rendo conto solo ora che questi battibecchi mi ricordano molto quelli tra il principe di Persia ed il "Dark Prince", quel saccente, stronzo e carismatico tizio di sabbia nera è_è
Sono curioso riguardo il seguito, lo ammetto.
 
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Macagge
view post Posted on 10/3/2013, 18:12




CITAZIONE (-Kurosaki-Ichigo- @ 10/3/2013, 17:14) 
Mi rendo conto solo ora che questi battibecchi mi ricordano molto quelli tra il principe di Persia ed il "Dark Prince", quel saccente, stronzo e carismatico tizio di sabbia nera è_è
Sono curioso riguardo il seguito, lo ammetto.

Non avendolo mai visto, non posso dirti se sì o no (posso dirti che non mi sono ispirato a loro).
Mi fa piacere che la storia ti piaccia. Spero solo che, con l'andare avanti, non diventi banale
 
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-Kurosaki-Ichigo-
view post Posted on 10/3/2013, 18:22




Era solo un'affermazione, Macagge-kun, sono davvero simili :-zizi-:
E credo che se continuerai a metterci la passione e la creatività che stai mettendo ora, la storia non potrà certo smettere di mordere.
 
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KuchikiRukia ~
view post Posted on 10/3/2013, 18:23




Nonostante gli spunti, è ugualmente ricco di originalità.
 
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4 replies since 10/3/2013, 10:07   169 views
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