Le perle di Amaterasu

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tamazuki
view post Posted on 26/4/2013, 20:26




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Le perle di Amaterasu sono una piccola idea che mi è venuta in mente: è una serie di racconti (alcuni inventati, altri no) nipponici, tutti ambientati nel mondo della favola e del folklore giapponese. I racconti sono di vario genere, abbracciando tanti elementi diversi.
Godeteveli.

La prima perla -Oni: il demone


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Tanto tempo fa, viveva una donna la cui vita era stata segnata da lutti e disgrazie: appena nata, subito una stella nera era scesa su di lei, a decretarne la mala sorte. Col tempo la donna venne sempre più allontanata dai suoi stessi compaesani, fino a costringerla a scappare con i suoi due giovani figli, ed ad insediarsi ai margini di un bosco disabitato.

I due fratelli, una sera, decisero di andare a caccia di cervi, e la donna raccomandò loro di fare attenzione, perché spesso i viandanti si perdevano e venivano aggrediti da misteriose entità.
I due fratelli si misero in cammino ed erano già molte ore che camminavano nel bosco, quando il più giovane dei due, spaventato, disse al maggiore:” Ci sono degli occhi che mi stanno fissando.”
Il fratello andò nel punto che gli era stato indicato, ma notò che gli “occhi” erano solo delle lucciole, e si avviò per la pista dei cervi, seguito a ruota dal fratello; nessuno dei due notò il movimento che avvenne nelle frasche alle loro spalle.

Finalmente i due trovarono un buon albero, a fianco del quale notarono numerose impronte di cervidi, e decisero di tendere una trappola: il più giovane salì sull'albero, preparando l'arco, quando una mano artigliata e fredda come il ghiaccio gli afferrò il capo e tentò di portarlo nella chioma dell'albero.
Il giovane iniziò a gridare, richiamando il fratello, che salì' sull'albero e assestò un colpo della spada che troncò di netto la mano dell'essere, il quale con un grido inumano svanì.

I due stettero a guardarsi per un po', poi furono colti dalla paura che quell'essere potesse recarsi nella loro casa e far del male alla loro anziana madre: e così corsero fino alla loro dimora, ed entrandovi trovarono la madre distesa a terra. Subito si mossero per soccorrerla, ma indietreggiarono inorriditi quando videro che alla vecchia mancava una mano, e proprio nel braccio che il maggiore dei due aveva troncato con la spada!
La vecchia iniziò a muoversi in maniera convulsa, e mentre afferrava la mano che gli era stata tagliata, si trasformò in un terrificante oni, il quale, con risata beffarda e mostruosa, volò fuori dalla finestra, per svanire nella notte.

Si dice che, quando i genitori invecchiano molto e passano molti anni nella miseria e nella crudeltà, si trasformino in oni, e divorino i propri figli...
 
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KuchikiRukia ~
view post Posted on 27/4/2013, 13:22




Interessante, seppur crudele. Pone il lettore sugli attenti, lasciando ch'egli percepisca (o è in ogni modo ciò che personalmente ho percepito) ciò verso cui una sofferenza può sfociare. Cedere alle proprie debolezze conduce l'animo e la ragione al disfacimento, alla perdita della propria stabilità morale e spesso anche fisica.
Al di sotto dei miti, vi è sempre un messaggio.
 
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tamazuki
view post Posted on 27/4/2013, 14:58




La seconda perla -Susanoo


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Nei primi tempi della storia del mondo, Amaterasu, la dea solare, dopo essere nata da Izanagi e Izanami, plasmò i primi nutrimenti cerealicoli per gli uomini dei primordi. Il suo lavoro dedizioso e amorevole fu però guastato dagli scherzi del fratello Susanoo, dio delle tempeste e alquanto dispettoso..
Così la sorella si ritirò offesa in una grotta, e gli uomini iniziarono a disperarsi, perché non avevano di che vivere, e Susanoo fu spogliato della sua aura divina, e costretto a vagare nella terra, tra i mortali.
Susanoo era scocciato da tale compito, ma non ebbe scelta se non quella di ubbidire agli ordini del padre.

Vagò per molto tempo tra gli uomini, che a stento riuscivano a sopravvivere, quando un giorno sostò in un villaggio, dove la gente che vi abitava era vessata da Yamata No Orochi, un serpente a otto teste che esigeva come tributo una vergine da divorare ogni anno.
La prescelta dell'anno era la giovane figlia del capo villaggio, e non appena Susanoo e la ragazza si incrociarono, si innamorarono perdutamente l'una dell'altro: e così il dio si propose di risolvere il problema di Yamata No Orochi una volta per tutte; si recò al luogo convenuto col mostro per ricevere in dono la fanciulla, ma Yamata trovò Susanoo ad accoglierlo.
Il serpente rimase interdetto, ma il dio gli offrì in segno di conciliazione e d'amicizia intere botti di saké.
Il mostro tutto contento, si mise a berne a più non posso finché fu ubriaco come una spugna e in quel momento Susanoo preparò le sue armi per uccidere il serpente.
Nonostante la sua sbornia, Yamata si batté con il dio con ferocia, il quale faticò non poco per ucciderlo, ma alla fine riuscì nel suo intento.

Dopo aver ucciso il demone, iniziò a tagliare le sue test, una per una; quando arrivò all'ottava, trovò giusto tagliare anche le code del mostro, e arrivato all'ultima coda, vi trovò del metallo strano, con il quale forgò una spada, in seguito nota come Ama No Murakamo, che donò in segno di pentimento alla sorella Amaterasu, la quale accettò il regalo e ne fece uno dei tesori del Giappone. In seguito Susanoo si sposò con la fanciulla umana, divenedo eroe e protettore del genere umano...

Si dice che la Ama No Murakamo sia stata persa nella battaglia tra gli Heike ed i Minamoto, e che giaccia sul fondo del mare dove gli sfortunati Heike furono sterminati.
 
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KuchikiRukia ~
view post Posted on 28/4/2013, 13:38




Interessante! L'utilizzo dell'alcool come arma è un ottima tecnica. Furbizia, sì. Leggenda interessante, Tamazuki-san.
 
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3 replies since 26/4/2013, 20:26   92 views
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